di Guido Mastrobuono e Francesca Mancini
Cosa è il Value Engineering?
Il Value Engineering (indicato nel seguito anche con l’acronimo VE) è una metodologia di ottimizzazione applicabile a progetti, a prodotti ed a processi industriali, amministrativi e gestionali.
In Italia, il Value Engineering viene chiamato anche Analisi del Valore.
Personalmente, noi l’abbiamo applicata a progetti infrastrutturali ma le tecniche messe a punto sono applicabili a qualunque complesso di strumenti, meccanismi o elementi strutturali destinato a fini tecnici opportunamente definiti (in altre parole, il VE è applicabile a qualunque “sistema”).
Intendendo come “funzione” il servizio o la missione che un qualsiasi oggetto deve espletare, le tecniche di Value Engineering analizzano un ampio ventaglio di opzioni progettuali valutandone il “valore” cioè il rapporto tra la funzione (o la prestazione) effettivamente fruibile ed il relativo costo.
Il concetto è espresso dalla seguente formula qualitativa, tratta dalla norma statunitense “SAVE International – Edizione 2007”:
Come si fa un’analisi di Value Engineering?
Le tecniche sono molte e sono accomunate dal fatto che, alla fine, il cliente è chiamato a fare una scelta tra diverse soluzioni per le quali sono state opportunamente calcolate le oscillazioni nell’efficacia e nel costo (e quindi le possibili variazioni di valore).
Noi siamo stati chiamati ad applicare il VE a linee e reti ferroviarie che sono sistemi complessi ed impianti estesi anche per centinaia di chilometri. Il loro funzionamento dipende fortemente dall’interazione con il territorio, con l’ambiente e con la vita delle comunità servite. Inoltre, tanto i singoli apparati, quanto interi tratti di linea, devono spesso essere raddoppiati e ridondanti in modo da garantire il servizio anche in caso di guasto.
Nel nostro ambito è importante individuare, mediante il VE, solo ciò che è realmente superfluo e quindi proporne l’eliminazione, in modo da non introdurre nella rete elementi di fragilità.
Abbiamo rilevato che la distribuzione dei costi è fortemente dipendente da fattori non prevedibili al momento dell’assegnazione dei dati di base.
Solo dopo una prima fase di progettazione, è possibile stilare quella che chiamiamo “lista della spesa” e rilevare quelle importanti ed imprevedibili concentrazioni di spesa generate da particolari parti del sistema oppure necessarie a rispettare particolari requisiti.
Nelle voci di spesa con concentrazioni di costo molto alte, piccole oscillazioni nei dati di base possono generare grandi risparmi.
Da una Analisi del Valore si può scoprire che alcune richieste iniziali comportano costi elevati e svolgono funzioni solamente accessorie che probabilmente non saranno fruite, in questo caso se si rimuovono tali richieste l’impatto sulla funzionalità è minimo, e può essere tollerato. Altre volte, l’impatto sulla rete ferroviaria deve essere controbilanciato con misure alternative che comunque costano meno della misura prevista originariamente.
Immaginiamo di dover scegliere se installare o meno un camino in casa. In una casa al mare, abitata solo d’estate, svolgerebbe forse una funzione estetica, per il resto è molto probabile che rimarrebbe spento, l’eliminazione del camino dal progetto avrebbe un impatto sulla funzionalità minimo. In una casa in montagna il discorso sarebbe differente, si può pensare di eliminare il camino solo se la funzione di “riscaldamento” può essere svolta da qualcosa di meno costoso.
Il Value Engineering genera una proposta di variazione di dati di base che viene sottoposta all’approvazione del Cliente insieme ad una valutazione di massima dei risparmi ottenibili.
Naturalmente, una volta che il Cliente modifica i dati di base di un progetto già completo, ne deriva una variante nella progettazione, che deve essere opportunamente riconosciuta al progettista.
Conviene fare Value Engineering?
Fino ad ora, le nostre attività in questo campo sono state molto efficaci ed hanno permesso ai nostri Clienti di risparmiare più di 1000 € per ogni singolo euro speso in Value Engineering.
Quindi sì… diremmo che conviene!
Francesca Mancini
Si è laureata in Ingegneria Civile nel 2003 e lavora in Italferr dal 2004.
Abbiamo iniziato a lavorare insieme nel 2006 al momento dello sviluppo delle tecniche di VE nell’ambito dell’Ingegneria Ferroviaria.
Negli anni successivi, abbiamo costituito la squadra di punta di Italferr dedicata all’applicazione dell’Analisi del Valore.
Sempre assieme, nel 2012, abbiamo partecipato ai primi tentativi di introdurre sistematicamente in azienda l’Analisi di Rischio d’Impresa e di Progetto.
Abbiamo collaborato fino al 2014.
Ora Francesca gestisce il Settore Contratti della Direzione Tecnica di Italferr.
NOTE, RIFERIMENTI E LINK
- AIAV, Associazione Italiana Analisi del Valore, pagina intitolata “Cos’è l’Analisi del Valore?”
Indirizzo: http://www.aiav-valore.it/index.php?ww=metodo. - Maruffi Andrea, presentazione intitolata “Analisi del Valore di Sistemi Edilizi” preparata per il corso di “Organizzazione del Cantiere + Tecnologia degli Elementi Costruttivi presso l’Università degli Studi di Pavia, A.A. 2010-2011.
Indirizzo: http://www-3.unipv.it/step/file/0306521001308235950.pdf - SAVE international, American Society of Value Engineers, pagina intitolata “What is Value Engineering?”
Indirizzo: http://www.value-eng.org/value_engineering.php.
NOTA PER GLI AMICI ED I COLLEGHI
Le “pillole” sono costituite da una domanda, in genere riportata nel titolo, ed una risposta che deve essere di meno di 500 parole .
Si tratta di una sfida ad essere chiari e sintetici che ci siamo posti con alcuni colleghi e che sottoponiamo alla vostra attenzione.
Chiaramente, i concetti non possono che essere esposti in maniera impressionistica e per questo motivo,
- se siete in disaccordo con quanto scritto,
- se alcuni aspetti non vi sembrano chiari,
- e se desiderate che alcuni temi vengano maggiormente sviluppati,
vi invito a lasciare un commento più sotto promettendovi che cercherò di approfondire i temi da voi proposti.
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