Il Paper intitolato “Perception of risks“, scritto da Ortwin Renn e pubblicato nel 2004 sulla rivista “Toxicology Letters”, esplora in profondità le differenze tra la percezione del rischio da parte degli scienziati e dei gestori del rischio rispetto al pubblico generale. Gli scienziati si concentrano sulla riduzione della probabilità di effetti avversi, mentre il pubblico è più preoccupato per gli effetti a lungo termine, l’equità e il controllo personale. Il paper propone una comunicazione bidirezionale tra scienziati, gestori del rischio e il pubblico per migliorare la comprensione reciproca e sviluppare strategie efficaci di gestione del rischio. Viene inoltre analizzata la struttura della comunicazione del rischio, evidenziando la necessità di integrare diversi concetti di rischio per stabilire priorità e misure di mitigazione.
Contenuto del Paper
Nel suo studio, Renn identifica e discute vari modelli attraverso cui le persone percepiscono e valutano i rischi.
Le percezioni del rischio sono soggettive e influenzate dalla comunicazione, dai meccanismi psicologici e dall’esperienza passata. La ricerca identifica diversi modelli di percezione del rischio tecnologico e naturale.
- Il rischio come minaccia fatale: si riferisce a eventi tecnologici rari e imprevedibili con effetti catastrofici, che creano sentimenti di minaccia e impotenza. Le persone gestiscono meglio i rischi prevedibili rispetto a quelli casuali. Questo modello evidenzia l’importanza della natura casuale, dell’impatto massimo e del tempo per le misure di controllo del rischio.
- Il rischio come destino: i disastri naturali sono visti come eventi inevitabili e oltre il controllo umano, spesso legati a mitologie o religioni. La rarità degli eventi rafforza la negazione del rischio. L’influenza crescente delle azioni umane sui disastri naturali mescola elementi di percezione del rischio e responsabilità.
- Il rischio come brivido personale: riguarda la ricerca di esperienze pericolose per il piacere del rischio stesso, come negli sport estremi. Le persone creano situazioni artificiali per sperimentare il controllo e la conquista del rischio. Questo modello evidenzia l’attrazione del rischio volontario e simbolico, distinto dai rischi tecnici reali.
- Il rischio come gioco d’azzardo: coinvolge perdite o profitti indipendenti dalle capacità del giocatore, con il brivido derivante dalla possibilità di una grande vincita. I giocatori sottovalutano la probabilità di eventi rari e spesso credono in numeri fortunati. È considerato immorale applicare una mentalità da gioco d’azzardo al rischio tecnico, soprattutto quando sono in gioco la salute e la vita umana.
- Il rischio come early warning indicator: si riferisce all’uso di studi scientifici per rilevare pericoli nascosti e capire le relazioni causali tra eventi e i loro effetti latenti. Questo modello è spesso applicato a rischi ambientali e di salute.
Rifiutare la percezione del rischio come irrazionale e affidarsi solo agli esperti è sbagliato. La politica del rischio deve considerare sia il rischio razionale sia quello soggettivo. I conflitti distributivi del rischio, come descritto da Ulrich Beck, e la questione dell’equità nella sicurezza sono cruciali. La percezione intuitiva del rischio, influenzata da fattori culturali e qualitativi, deve essere integrata nella valutazione scientifica. La politica del rischio richiede un equilibrio tra valutazione tecnica e percezione pubblica, includendo l’educazione e la comunicazione per colmare le lacune di comprensione. I compromessi politici devono considerare le dimensioni multiple del rischio e garantire un processo decisionale trasparente e partecipativo.
Punti chiave e loro importanza
L’articolo di Renn discute l’importanza di integrare la percezione intuitiva del rischio con la valutazione scientifica per una politica del rischio equilibrata. Sottolinea che il rischio non può essere considerato solo in termini tecnici, poiché aspetti culturali e qualitativi influenzano fortemente la percezione pubblica. La comunicazione bidirezionale e l’educazione sono essenziali per migliorare la comprensione e la gestione del rischio, rendendo il processo decisionale trasparente e partecipativo.
Utilizzo nell’ambito dei lavori del team:
L’articolo è stato utilizzato precedentemente per studi interni alla redazione di Valore Rischio e Sistemi, relativamente ad analisi sulla Percezione dei Rischi.
Il Paper “Perception of Risks” è disponibile al seguente link: https://t.ly/xGDL3