
Questo è il terzo e conclusivo articolo della serie che copre la conferenza intitolata “Metaverso e Metafisica. La trascendenza nell’era digitale” di Paolo Benanti.
Per leggere le prime due parti clicca qui.
La conferenza è accessibile al seguente link.
Il Metaverso come realtà alternativa
Il Metaverso, ancora in fase di sviluppo, sarà soggetto a regolamentazione nei prossimi tempi, anche se ora fa notizia per la vendita di terreni virtuali su piattaforme come The Sandbox.
Il Metaverso, concepito come una realtà alternativa digitale, rappresenta una fuga da un mondo che può deludere, offrendo una dimensione in cui gli algoritmi guidano il comportamento secondo modelli predeterminati. Questa visione, proposta da Paolo Benanti, solleva questioni sulla perdita dell’unicità umana e sulla crescente affidabilità nei confronti della tecnologia.
Il Metaverso si propone di fondere tutti quei servizi quotidiani che utilizziamo via app in un’unica realtà. Con la nascita del mondo digitale si è vista una tendenza a trasporre la realtà in un mondo vincolato allo schermo di un dispositivo elettronico, per dare un senso di sicurezza e di controllo all’utente. Il Metaverso cercherà di portare il digitale in una nuova realtà che si affianca al mondo reale attenuandone i limiti, i vincoli e tutte le problematiche che la vita quotidiana si porta dietro.
In questo senso sono stati fatti esperimenti nel mondo videoludico su Fortnite e Roblox per eventi sociali: dei veri e propri concerti digitali in cui ogni utente connesso in quel momento poteva assistere. Anche Minecraft Education viene utilizzato come dimensione parallela dalle scuole per spiegare le varie materie e stimolare ulteriormente gli studenti. Questa dimensione parallela, però, rappresenterà una nuova forma di società digitale, dove gli algoritmi informatici organizzano la società e distribuiscono il potere. L’impatto del Metaverso sarà travolgente, poiché interverrà sulla identità personale, sulla creazione della memoria collettiva e sull’educazione. Per Benanti, questo nuovo territorio deve essere “civilizzato”, cioè regolamentato dai valori costituzionali che compongono la nostra società.
Conclusione
Come è stato fatto di recente con l’IA, sarà necessario regolamentare il Metaverso per rendere compatibili realtà virtuali private o semi-pubbliche con ordinamenti democratici e statali. Si vedrà la convergenza tra una realtà fisica, potenzialmente migliorata, e un ambiente digitale persistente: l’obiettivo è un’esperienza multisensoriale per l’utente che si integrerà con le altre tecnologie. Il cambiamento tecnologico ha sempre avuto un impatto profondo sulla società, e il Metaverso, come ogni nuova tecnologia, deve essere valutato e regolamentato con attenzione per mitigare i rischi e sfruttare le opportunità che esso comporterà.
Ancora una volta ci teniamo a ringraziare sentitamente Padre Paolo Benanti per gli spunti di riflessione emersi dalla sua conferenza, è stata una fonte di ispirazione nella redazione di questa serie di articoli.