Metaverso e Metafisica: Esplorazioni con Padre Paolo Benanti – Dal concetto di “Informazione” al Mondo Digitale

Questo è il secondo articolo della serie che copre la conferenza intitolata “Metaverso e Metafisica. La trascendenza nell’era digitale” di Paolo Benanti.

La conferenza è accessibile al seguente link.

Per leggere la seconda parte clicca qui.

Dal concetto di “informazione” al mondo digitale

C’è sempre stata tensione tra la metafisica e le nuove tecnologie, con l’avvento del Metaverso torna ad essere un tema centrale nella riflessione contemporanea. Il mondo digitale pone le sue basi sul concetto di informazione. Il concetto di informazione è stato sviluppato da Claude Shannon negli anni ’40, durante la Seconda Guerra Mondiale. Shannon, lavorando su un sistema di comunicazione transoceanica, si ispirò al concetto di entropia della termodinamica per spiegare il significato di “messaggio”, suggerendo che l‘informazione fosse una quantità calcolabile e misurabile. Così ha rivoluzionato e definito il modo in cui comprendiamo e utilizziamo la tecnologia.

Erwin Schrödinger, fisico e premio Nobel, influenzato dalla teoria dell’informazione di Shannon, ipotizzò che l’informazione potesse spiegare i sistemi ad entropia negativa, come la vita. Questa ipotesi ha portato alla scoperta del DNA da parte di Watson e Crick, due giovani medici, ispirati e influenzati dalle teorie di Shannon e dalle conferenze di Schrödinger scoprirono la struttura del DNA nel 1953, identificando la molecola portatrice dell’informazione genetica.

La scoperta del DNA ha rappresentato un punto di svolta nella comprensione della vita. Il DNA è il mezzo attraverso il quale l’informazione genetica viene codificata, conservata e trasmessa nelle cellule viventi. Questa scoperta ha fornito una risposta metafisica al perché della vita, suggerendo che l’informazione è alla base di ogni forma vivente e che la capacità di mantenere l’ordine in un sistema ad entropia negativa è fondamentale per la vita stessa.

Negli anni ‘50 si è affermata la cibernetica grazie al lavoro di pionieri come Norbert Wiener e Claude Shannon. Wiener, in particolare, ha formalizzato l’uso dell’informazione nel controllo delle macchine, introducendo il concetto di Loop Cibernetico. Questo modello descrive come una macchina, o un sistema, possa acquisire una forma di consapevolezza attraverso sensori e reagire al mondo esterno in modo simile a un essere vivente. Un esempio pratico di questo concetto lo vediamo nel quotidiano, dove in un mondo iperconnesso in cui i social sono profondamente legati alla nostra vita e gli input forniti dagli smartphone, come le notifiche, modificano i nostri comportamenti.

Margaret Mead, antropologa e membro del Gruppo dei Ciberneti, ha esplorato l’applicazione del feedback cibernetico a sistemi non ingegneristici, come quelli sociali e mentali. Questo approccio ha portato alla nascita della Teoria dei Sistemi, che studia comportamenti e questioni complesse attraverso catene di causalità circolari. Un esempio contemporaneo di questo approccio è il cashback per incentivare l’uso dei pagamenti digitali, dimostrando come l’informazione possa modificare i comportamenti sociali. L’individuo è spinto verso il fine del ritorno monetario da un input esterno al suo pensiero, che di conseguenza modificherà il suo comportamento. In questo modo si può spingere la popolazione a creare una nuova consuetudine in relativamente poco tempo, se dieci anni fa i pagamenti digitali erano ancora poco diffusi oggi, nel 2024, sono profondamente legati alla quotidianità.

Pertanto, gli input forniti dalle macchine possono influenzare il comportamento umano tanto quanto le azioni umane possono controllare la tecnologia. Questo è l’assunto a cui è arrivato il filosofo tedesco Martin Heidegger nel 1965, che ha interpretato l’avvento della cibernetica come la fine della filosofia, sostenendo come l’informazione elimini la distinzione tra uomo e macchina.

Se questa distinzione era solamente teorica, dalla fine degli anni ’10 del 2000 la vediamo nel quotidiano. La rapida crescita delle più recenti intelligenze artificiali LMM (Large Language Model) pone diversi interrogativi sulla distinzione tra ciò che viene creato dall’uomo e ciò che viene generato dall’IA contribuendo alla diffusione di fake news. Per questa ragione si è deciso di regolamentare l’utilizzo delle IA con l’approvazione a livello europeo dell’Artificial Intelligence Act (IA Act) il 13 marzo 2024, che diventerà legge in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

Regolamentare qualcosa ancora in divenire come l’Intelligenza Artificiale sancisce l’ingresso ufficiale di una nuova tecnologia nella vita quotidiana. Attraverso lo studio e il confronto tra esperti, si cerca di seguire da vicino ogni nuova tecnologia che, tuttavia, è sempre un passo avanti.

Nel prossimo articolo, conclusivo della serie sulla conferenza “Metaverso e Metafisica. La trascendenza nell’era digitale” di Paolo Benanti, si parlerà del Metaverso come alternativa digitale al mondo reale.

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